Nokia 8.3 5G: ottiche Zeiss, ma la fotocamera non soddisfa DXoMark
Nokia 8.3 5G è arrivato in Italia un mese fa, giorno più, giorno meno, anche se il suo debutto sul mercato risale addirittura a marzo. Di mezzo c’è stata la pandemia, e come si sa piani e strategie aziendali sono letteralmente saltati quest’anno. Si tratta di uno smartphone su cui il brand di HMD punta in modo particolare (è lo smartphone “ufficiale” di No Time to Die”), e che ha nella fotocamera uno dei suoi punti forti – sulla carta, perlomeno. C’è il marchio Zeiss, e in questi casi le aspettative sono alte nonostante Nokia 8.3 non sia un top di gamma.
Non poteva dunque mancare l’analisi di DxOMark, che ha avuto modo – e tempo – di testare il prodotto per dare un giudizio sulle sue capacità fotografiche.
- ultra grandangolare da 12MP f/2,2 (120°), AF, pixel da 1,4um (2,8um in modalità video 3MP), 1/2,43″
- principale da 64MP f/1,89
- profondità con ZEISS Bokeh da 2MP
- macro da 2MP (minimo 3,6cm)
- Dual High CRI LED Flash
- ZEISS Cinema Experience 16:9
- Action cam mode
Aspettative alte, si diceva, visto il marchio Zeiss impresso sulla scocca: il risultato, però, è piuttosto deludente, visto che non va oltre un 86 complessivo dato da 87 per le foto e 86 per i video. Ancora una volta bisogna ricordarsi che si tratta di un dispositivo di fascia media, e da questo punto di vista il risultato può effettivamente essere considerato in linea con il segmento a cui appartiene.
In generale, le foto offrono una buona esposizione (ma non in tutte le occasioni), così come i colori: per contro, i dettagli sono pochi, il rumore è spesso presente anche in condizioni di luce favorevole, l’autofocus è lento, e al buio c’è troppa sovraesposizione. Il grandangolo fa il suo lavoro, ma anche qui mancano i dettagli, e la lunghezza focale di 16mm equivalenti non è particolarmente spinta. Il sensore dedicato alla profondità non lavora benissimo, rendendo spesso troppo esagerato lo stacco dello sfondo dal soggetto principale.
Lato video, la situazione rimane pressoché la stessa: meglio, però, l’autofocus, così come è buona la stabilizzazione. Restano il rumore, il range dinamico ridotto e i pochi dettagli catturati.
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